Fate molta attenzione a ciò che portate in tavola!Quello che vi fanno credere pregiatissimo olio d’oliva è olio di semi modificato con agenti chimici:Betacarotene e clorofilla!Ecco come riconoscerlo.
Intanto cominciamo col citare i paesi da dove proviene quello che ci spacciano per pregiatissimo olio extravergine italiano:
Spagna, Grecia, Tunisia, Marocco. Sono i principali paesi dai quali importiamo olio. E quell’olio – lo hanno accertato in questi tre anni indagini giudiziarie concluse con massicci sequestri – in alcuni casi viene manipolato, miscelato e reimbottigliato in modo fraudolento. Mischiato con olio italiano. Corretto per lo più con beta-carotene (per mascherare il sapore) e clorofilla (per modificarne il colore). E venduto infine con etichetta “extravergine made in Italy”. Olio di semi e olio di sansa sono le “basi” più utilizzate dai furbetti della tavola, per lo più sono imbottigliatori. Tecnicamente il vizietto si chiama adulterazione e contraffazione. È una scelta sleale alla quale ricorrono prevalentemente le aziende di grandi dimensioni.
Come conseguenza della pratica riguardante l’importazione nel nostro paese di olio d’oliva, viene a galla un’ulteriore inquietante questione che, ancora di più, ingarbuglia la già difficile scelta del consumatore di questo prodotto.
Parliamo della frequente pratica delle contraffazioni grazie alla quale accade spesso che giunga in Italia olio targato come olio d’oliva ma che nei paesi d’origine era tutt’altro. Questa scellerata consuetudine viene attuata per mezzo delle cosiddette “triangolazioni”, ossia manovre durante le quali navi che trasportano olio di semi proveniente da paesi extracomunitari fanno sosta in un porto comunitario dopodiché giungono in Italia con un carico “prodigiosamente” trasformato in olio di oliva.
Quindi riepilogando,nella migliore delle ipotesi il NOSTRO OLIO
PREGIATO,viene seportato in Europa,mischiato con oli scadenti e
reimportato in italia spacciato per pregiato con l’etichetta “Made in
Italy”… Nella peggiore delle ipotesi invece ci rifilano olio di semi
modificato chimicamente spacciandocelo per olio extravergine di oliva
italiano.
Come si trasforma l’olio di semi in extravergine d’oliva L’olio di semi, una materia prima indefinita, dalle origini sconosciute e irrintracciabili, incolore e insapore, viene addizionato con betacarotene e clorofilla e
poi passato alle aziende compiacenti che provvedono a colorare gli oli,
imbottigliarli e distribuirli. Non è la prima volta che si scopre che
vengono usati per trasformare, almeno all’apparenza, oli di semi di
bassissima qualità in pregiati oli extravergine di oliva. Negli ultimi
dieci anni sono già state scoperte operazioni simili, la più grave delle
quali trasformava in “extravergine d’oliva”, sempre con l’aggiunta di
clorofilla, il non commestibile olio lampante (cioè olio di scarti di
lavorazione, o di noccioli, non destinato a consumo umano, bensì a
essere bruciato come combustibile). Alla luce di tutto questo, è facile
comprendere il motivo per il quale spesso si trova in commercio olio
d’oliva venduto ad un prezzo talmente esiguo da non poter neanche
coprire i costi di acquisto delle olive da parte dell’agricoltore.
Come difendersi e riconoscere il vero olio extravergine d’oliva
Diffidare dell’olio extravergine d’oliva venduto a prezzi che non riescono a coprire neanche i costi di raccolta delle olive. Tranne che nel caso di promozioni commerciali e offerte speciali a tempo, è difficile che un olio extravergine d’oliva possa essere venduto al dettaglio a meno di 6 euro al litro.
L’ideale è che specifichino in etichetta con grande trasparenza e abbondanza di dettagli l’origine delle olive, il metodo di spremitura, l’utilizzo di cultivar particolari e ben individuate o addirittura la regione di produzione, con simboli di consorzi locali di tutela, o Dop. Maggiori sono le informazioni in etichetta, maggiori gli indizi di atteggiamento onesto e trasparente da parte del produttore. Scegliere prodotti da agricoltura biologica dove le disciplinari sono molto rigorosi sia sul metodo di coltivazione delle olive, sia sui metodi di produzione.
Fonte : http://www.dionidream.com/olio-davvero-italiano-contraffatto-puoi-in-tavola/
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