I 10 comandamenti di madre natura: un inno all'equilibrio

Dieci comandamenti, dieci principi fondamentali da osservare per vivere in equilibrio con il pianeta sul quale viviamo: sono elencati in questo video
realizzato da Humanity Healing, una community il cui scopo è promuovere spiritualità e crescita in armonia con la natura. Non si tratta, beninteso, di comandamenti divini: a ben guardare sono, un po' come la nostra famosa greenetiquette, semplici regole di buon senso.


Un principio, come dice la parola stessa, è un inizio: un primo, fondamentale mattone su cui costruire un intero, complesso edificio - in questo caso il nostro rapporto con la Terra. Quali sarebbero allora i dieci comandamenti da rispettare per costruire una società umana pulita, giusta ed equilibrata?





1) Ama e rispetta la Terra che ti ha donato la vita e garantisce la tua sopravvivenza

Un’esortazione tutto sommato meno scontata di quanto potrebbe sembrare: basta guardarsi attorno per capire che l'uomo si è progressivamente dimenticato da dove viene, dando per scontata la propria superiorità nei confronti di ciò che lo circonda. Purtroppo per noi, tutti i nodi vengono al pettine prima o poi: non siamo che uno dei tanti fili in un intreccio più grande di noi, e per quanto ci piaccia pensare il contrario, dipendiamo da un equilibrio complicato ed in continuo mutamento.
2) Consacra ogni tuo giorno alla Terra e celebra il susseguirsi delle sue stagioni

Si alternano il sole e la luna, il giorno e la notte, l’estate e l’inverno, la veglia ed il riposo, la primavera e l’autunno, la maturazione e la raccolta, l’infanzia e l’età adulta. Le stagioni dell’uomo, come quelle delle piante: una metafora poetica.. o forse una verità. La vicinanza alla natura ed i suoi ritmi è fondamentale ed è sbagliato non tenerne debitamente conto. Ci sono bambini che pensano che le mucche siano viola a macchie bianche, che sia normale avere fragole a Natale e che non sanno percepire l’importanza del susseguirsi delle stagioni. Riappropriamoci dei cicli di vita che ci sono propri, impariamo ad assecondare il ritmo della natura ed i fenomeni che vi si accompagnano: frutta e verdura, cibi, usanze, tradizioni, colori.
3) Non ti innalzare al di sopra delle altre creature viventi e assicura loro la sopravvivenza

Il nostro mondo moderno è dilaniato da abusi e sopraffazioni. Che diritto abbiamo di manipolare a nostro piacimento le vite di altre creature per soddisfare bisogni indotti o per sfogare la nostra crudeltà? Vi ricordate dei peccati capitali contro la natura? Aggiungiamone uno alla lista: Hubris è un termine antico che i Greci usavano per descrivere la tracotanza, lo sfoggio fine a se stesso di potere ed arroganza – un peccato che nell'immaginario antico condannava l’uomo alla dannazione. Oggi bisognerebbe ribadire che, a dispetto delle sue immense capacità, l’uomo non è onnipotente e sta giocando con il fuoco: se un anello della catena di cui facciamo parte si incrina e si spezza, cadrà la fune intera.
4) Sii grato per il cibo che ricevi e rispetta le piante e le creature che ti assicurano il nutrimento

Non abusare inutilmente delle creature che ti danno cibo, né della Terra che lo produce. Mai esortazione più opportuna, alla luce di epidemie quali la mucca pazza,l’influenza aviaria o la suina, conseguenze dello miserevoli condizioni di vita degli animali allevati industrialmente e della loro alimentazione. Allo stesso modo, anche lo sfruttamento intensivo della terra e le monocolture, sebbene inizialmente possano incrementare la produttività, si risolve in ultima analisi in un impoverimento: la terra si asciuga, la natura muore. Il rispetto dei tempi naturali e la gratitudine per ciò che abbiamo dovrebbero guidarci quotidianamente nei nostri comportamenti.



5) Educa i tuoi figli alla pace e all'armonia, perché essa é una benedizione per la Terra

Il nostro attaccamento ad un luogo, ad una tradizione, ad un cibo è frutto dell’immaginario bambino che ci portiamo dietro, quello che al sopraggiungere di un profumo conosciuto fa riemergere ricordi d’infanzia, che ci fa amare certe usanze, certi colori, che determina i nostri valori di riferimento. L’educazione è una parte fondamentale della vita e della definizione di un individuo, ed un rinnovato amore per la natura passa anche attraverso di essa: attraverso ore passate a giocare nel verde in compagnia, anziché davanti alla televisione o ai videogiochi. Attraverso il riconoscimento dei gusti che ci appartengono e che riconosceremmo ovunque anche a distanza di anni. Attraverso la formazione di un’identità legata ai luoghi in cui siamo nati o vissuti, e attraverso la consapevolezza delle nostre radici, la cui robustezza ci permette di aprirci con curiosità e rispetto agli altri. Allo stesso modo, comprendere che siamo tutti parte dello stesso mondo è un presupposto fondamentale per garantire la pace ed il rispetto reciproci.
6) Non uccidere e non sprecare le risorse del pianeta in nome di inutili guerre

Ogni commento è superfluo in questo caso. Nessuna guerra, nessuna prevaricazione è mai giustificabile.


7) Non cercare il profitto a spese della Terra, ma battiti per restituirle il suo offuscato splendore

Come ogni stratega che si rispetti, chi si appresta a trarre profitto ai danni del pianeta in cui vive non può che aspettarsi che nel lungo termine la strategia si riveli fallimentare. A queste persone gioverebbe ricordare che i soldi non ricomprano gli alberi secolari spazzati dai cicloni, le case distrutte dalle alluvioni, la morte di ecosistemi, l’inquinamento: ogni nostro gesto si ripercuote a livello globale ed un giorno non ci si potrà più voltare da un’altra parte, dimenticandosi di ciò che si lascia alle spalle.
8) Prendi atto delle conseguenze delle tue azioni sulla Terra

“Errare humanum est, perseverare autem diabolicum”. La storia illumina un percorso umano costellato di successi, ma anche di innumerevoli errori: è necessario imparare dagli sbagli di chi ci ha preceduto e che continuiamo cocciutamente a ripetere. Prendere coscienza di ciò che le scelte del passato hanno provocato in termini di conflitti, devastazioni, distruzione è la conditio sine qua non per innescare un vero cambiamento positivo. Non si tratta insomma soltanto di vedere che cosa è successo, ma anche di capire perché, e correggere la rotta: il cambiamento di cui abbiamo bisogno è un cambiamento profondo e culturale.
9) Non precludere nulla alle generazioni future impoverendo o avvelenando la Terra

Divenuto uno dei principi guida della sostenibilità (il rapporto Bruntland del 1987 afferma che “ lo sviluppo sostenibile è uno sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni”), questo comandamento è sacrosanto e implica una profonda consapevolezza della responsabilità di cui siamo investiti: abbiamo ricevuto in dono un mondo di bellezze e risorse,è nostro dovere lasciarlo nelle stesse condizioni in cui l’abbiamo trovato affinché tutti possano goderne appieno.
10) Sii moderato nel godimento dei beni materiali: tutti hanno diritto ad usufruirne

Quasi come un monito riassuntivo, l’ultimo comandamento ci invita alla moderazione ed alla condivisione. Un principio saggio: come sempre, l’equilibrio sta nel giusto mezzo.

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