Red Bull: bevanda mortale del Millennio! Ecco cosa non ti dicono!

Red Bull ti mette le ali? Altro che! Te le spezza…E’ un cocktail di morte! Ecco perchè

Red Bull ti mette le ali? Sarà vero? Oppure….

E’ questo il continuo messaggio martellante che ci offre lo spot di questa bevanda;

E’ in vendita in tutti i supermercati del nostro paese. I nostri figli e amici, quando vogliono, la possono provare.. e può essere mortale. Red Bull fu creata per stimolare il cervello in persone sottoposte a un grande sforzo fisico e non per essere consumata come bevanda innocente o rinfrescante




Red Bull è la bevanda che si commercializza a livello mondiale con il suo slogan: Aumenta la resistenza fisica, facilita la capacita di concentrazione e la velocità di reazione, da più energia e migliora lo stato d’animo.

Tutto questo lo puoi trovare in una lattina di Red Bull, la bevanda energizzante del millennio (secondo i suoi proprietari).

Red Bull è riuscita ad arrivare in quasi 100 paesi di tutto il mondo. La marca del Toro Rosso, ha come principali consumatori i giovani e gli sportivi, (vedi team Formula 1 per esempio) che la usano per gli stimoli che produce.

STORIA:
Questa bevanda fu creata da Dietrich Mteschitz, un imprenditore di origini austriache che la scoprì per caso in un viaggio ad Hong Kong, quando lavorava per un impresa che fabbricava spazzolini da denti.

Il liquido basato su una formula che contiene caffeina e taurina, faceva furore in questo paese; quindi pensò al successo che questa bevanda avrebbe avuto in Europa, dove tuttavia non esisteva, e in più vide un opportunità di diventare imprenditore.

PERO’ LA VERITA’ SU QUESTA BEVANDA E’ UN ALTRA!!
La bevanda energetica Red Bull vanta effetti anti-stanchezza grazie a due dei suoi ingredienti, la caffeina e la taurina. Lanciata nel 1987 in Austria, oggi viene commercializzata in 144 Stati, e il suo successo e’ testimoniato dai 3,5 miliardi di lattine vendute nel 2007. Ma la Francia da dodici anni si rifiuta di cedere alla “RB Mania”. Dal 1996, su suggerimento dell’Alto comitato per la salute pubblica, la bibita e’ vietata per i suoi “effetti neurotossici indesiderati”.

E dal 2001, l’Agenzia francese sulla sicurezza sanitaria degli alimenti (Afssa) continua a dare parere negativo. Esperimenti sui topi dimostrerebbero alterazioni a livello dei reni, anomalie comportamentali (iperattivita’) e, peggio ancora, una tossicita’ neurologica.

Ma poiche’ RB e’ in circolazione in altri Paesi, la Commissione Europea impone il principio della libera circolazione delle merci. E fintanto che la Francia non riuscira’ a dare la prova provata della sua nocivita’ deve autorizzarne la vendita sul suo territorio. Conclusione (per ora): dal 15 luglio Red Bull e’ in vendita in Francia con alcune avvertenze (“bere con moderazione”; “sconsigliato ai bambini e alle donne incinte”), ma il ministero della Sanita’ invita a boicottarla e Afssa assicura che non la perdera’ mai di vista.

In Francia e Danimarca il timore è che ci si trovi di fronte ad un cocktail di morte, (fonte EE5610 de la Bibliothèque Nationale de France), dovuto ai suoi componenti di vitamine mischiate a GLUCURONOLACTONE, agente chimico altamente pericoloso, sviluppato dal Dipartimento di Difesa degli Stati Uniti, durante gli anni 60 per stimolare il morale delle truppe mandate in VIETNAM, ilquale era come una droga allucinogena che calmava lo stress della guerra. Però i suoi effetti nell’organismo furono devastanti, e fu causa di tante emicranie, tumori celebrali e malattie del fegato che colpirono i soldati che lo consumarono.


E oltre a ciò, nella lattina di Red Bull si leggono i suoi componenti: GLUCURONALACTONE, catalogato come stimolante. Però quello che NON DICE la lattina di Red Bull, sono le conseguenze della sua assunzione, che obbligherebbero a aggiungere una serie di GRAVI AVVERTENZE:
1 E' pericoloso berlo se poi non si fa esercizio fisico, visto che la sua funzione energizzante accelera il ritmo cardiaco e può causare INFARTO FULMINANTE.
2 Può causare EMORRAGIE CEREBRALI, dovute al fatto che Red Bull contiene componenti che diluiscono il sangue per far si che il cuore lo pompi più velocemente, e così poter far uno sforzo fisico con meno fatica.
3 E’ proibito mischiare la Red Bull con alcolici, perche il risultato è una ‘bomba mortale’ che ATTACCA DIRETTAMENTE IL FEGATO, facendo si che la zona colpita non si rigeneri mai più.
4 Uno dei componenti principali di Red Bull è la vitamina B12, utilizzata in medicina per recuperare pazienti che si trovano in coma etilico (coma causato dal consumo di alcool); e per lo stato di eccitazione che si prova dopo averla bevuta, come se fossi ubriaco, senza aver bevuto nessuna bevanda alcoolica.
5 Il consumo regolare di Red Bull provoca la comparsa possibile di una serie di malattie nervose e neurologiche irreversibili (non esiste recupero!)

Se leggeste queste indicazioni sulla lattina di una bevanda la berreste mai????

CONCLUSIONE: E’ una bevanda che dovrebbe essere proibita nel mondo intero.

Venezuela, Repubblica Dominicana, Puerto Rico e altri paesi dei Caraibi, già stanno allertando le altre nazioni, soprattutto perchè il miscuglio di questa bevanda con alcool è una bomba per il corpo umano, principalmente per gli adolescenti ma anche per adulti.

Cosa rischi se ti fai di Red Bull
Gli energy drink ormai sono un quinto del mercato delle bibite. Non è che di per sé facciano male: ma dipende quanti se ne bevono e con cosa li si abbina. Comunque, sappiate che in ogni lattina ci sono nove zollette di zucchero

Le autorità sanitarie li bocciano, ma i ragazzi li amano. E tutti, prima o poi, una lattina ce la concediamo. Probabilmente senza sapere cosa beviamo, se non altro perché ogni cola, succo o bevanda varia è in realtà una miscela di molte sostanze (a volte decine) tra aromatizzanti, coloranti, conservanti, vitamine, zuccheri, dolcificanti e molto ancora. Così periodicamente scoppia uno scandalo su questa o quella sostanza che viene prima accusata di essere dannosa per la salute, messa sotto processo da decine di studi e poi talvolta ritirata e talvolta assolta. Comunque vada a finire, resta il fatto che è spesso molto difficile interpretare i dati sperimentali e stabilire a che dose una certa molecola può essere pericolosa. E questo spiega anche come mai, a volte, lo stesso additivo viene ritenuto innocuo in un Paese e sospetto in altri. Il risultato è quello di disorientare il consumatore, che non capisce come mai così tante sostanze sono giudicate a rischio o sicure a seconda di chi le studia. Per cercare di bere più consapevolmente, ecco allora un vademecum per scegliere fra alcune delle categorie di bevande più amate e consumate. Sarà anche vero che mettono le ali, ma sono accusati di poter indurre ipertensione, tachicardia, disidratazione, sovrappeso o obesità, oltre che di mascherare gli effetti dell’alcol, rendendo le ubriacature assai più pericolose perché meno percepite. Gli energy sono i grandi protagonisti del mercato dei soft drink degli ultimi anni da molti punti di vista: innanzitutto per le vendite, che sono arrivate a detenere il 20 per cento dell’intero mercato, con fatturati in crescita costante. E poi perché molte autorità sanitarie, nazionali e internazionali, se ne stanno occupando, con decisioni più o meno restrittive, via via che vengono pubblicati studi specifici. In effetti queste bevande contengono ingredienti non pericolosi se assunti da soli, ma potenzialmente rischiosi proprio perché messi insieme, anche in considerazione del fatto che molti ragazzi ne bevono in quantità e molto spesso li mischiano a bevande superalcoliche per avere un effetto-bomba. La nota distintiva degli energy drink è la caffeina: una lattina da 250 millilitri ne contiene in media 80 milligrammi, cioè quanto una tazzina di caffè, ma alcune marche arrivano a 2-300 milligrammi, dose che può provocare tachicardia, ansia, tremori, insonnia e dipendenza. In aggiunta, ci sono quasi sempre altri stimolanti come il guaranà (che contiene caffeina) e il ginseng; l’aminoacido taurina (un grammo circa in una lattina di Red Bull), considerato uno stimolante cardiaco che, se assunto in eccesso, può causare ipertensione; il glucuronolattone, che dovrebbe stimolare memoria e concentrazione; l’inositolo, che migliora l’umore e anche l’utilizzo della serotonina; e, in ogni lattina, in media circa nove zollette di zucchero. Abbastanza, quindi, per considerarli assai poco consigliabili ai ragazzi. In effetti in Danimarca non ne hanno autorizzato la vendita e in Norvegia sono in vendita solo in farmacia. La Francia li ha ammessi solo di recente con un etichetta che recita: “Da consumare con moderazione, sconsigliata alle donne incinte e ai bambini”. La Gran Bretagna ne sconsiglia l’uso in gravidanza, ai minorenni e a chi ha un rischio cardiovascolare, mentre l’Unione europea si limita a imporre la dicitura “alto contenuto di caffeina”, e la Fda americana non impone vincoli. Il Canada fa scrivere che l’energy drink non dovrebbe essere bevuto insieme all’alcol, perché questo è uno dei grandi problemi causati da questi drink: secondo alcuni studi il consumo eccessivo di alcol unito a queste bevande è legato a un aumento di ricoveri in Pronto soccorso dovuti in primo luogo a incidenti stradali e risse.

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