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1. Che le mascherine all’aperto siano inutili è ormai un dato praticamente assodato nella comunità scientifica. La quale, infatti, già dallo scorso anno ammette che, sul piano della profilassi, costringere la gente a passeggiare a volto coperto non limita la circolazione del virus, ma al più rappresenta un “simbolo”, un segnale psicologico che non si deve abbassare la guardia, che bisogna restare prudenti, che è necessario autolimitarsi. Insomma, il solito repertorio paternalistico al quale siamo stati abituati in questi due anni di pandemia e che, non per questo, è meno disturbante.
La verità è che le misure non dovrebbero essere giustificate sul piano simbolico, ma pratico: e, ai fini del contenimento del Sars-Cov-2, persino togliere le mascherine all’aperto nel pieno dell’ondata di Omicron non avrebbe significativamente modificato in peggio la curva epidemica. Dunque, il trucchetto appare lampante: anziché evitare di introdurre una misura inutile e inutilmente vessatoria, l’esecutivo ha prima preso un provvedimento draconiano, quindi ne ha annunciato l’abrogazione per sembrare misericordioso, comprensivo, desideroso d’imprimere al Paese una nuova svolta aperturista e normalizzante (guarda caso, dopo che l’establishment politico si è accomodato, blindando Mario Draghi a Palazzo Chigi e Sergio Mattarella al Colle). E dovremmo pure ringraziare?
2. Secondo. Mentre alimenta una narrativa basata sul “ritorno alla normalità”, sulla “libertà ritrovata”, sulla “fine dell’emergenza”, sulla “endemizzazione” del Covid, il governo si appresta a far entrare a pieno regime le regole più assurde e persecutorie dell’interno mondo occidentale, con la parziale eccezione di Paesi come l’Austria, dove almeno il problema dei no vax è statisticamente rilevante. Basati pensare che, dal 15 febbraio, gli over 50, sottoposti a obbligo di vaccinazione, dovranno esibire il super green pass per lavorare.
Intanto, la carta verde, nella versione base o rafforzata, è richiesta praticamente per qualsiasi attività: ritirare la pensione alle Poste, cenare al ristorante, salire su un treno, finanche andare in edicola. E qui, di nuovo, si palesa il raggiro governativo: il solito Costa, ieri, proclamava soddisfatto che, entro poco tempo, il lasciapassare sarà attenuato. Già: sapete per cosa? Per i luoghi all’aperto in cui non c’è rischio di assembramento, come, appunto, le edicole. Troppa bontà! Ci consentiranno addirittura di andare in un chiosco a comprare il giornale senza il permesso sanitario… Insomma, mentre, di fatto, l’Italia continua a reggersi su un impianto normativo ingiustificabilmente duro e discriminatorio, l’esecutivo presenta un quadro idilliaco di imminenti riconquiste degli spazi di libertà, o di allentamenti di obblighi e divieti spacciati per benefiche elargizioni. Sarebbe questa la “normalità” promessa?
https://www.mag24.es/2022/02/08/via-le-mascherine-come-primo-passo-per-la-normalita-non-lasciatevi-fregare-dalla-propaganda-e-tutto-un-inganno/
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