Clamoroso! Le compagnie assicurative tedesche svelano i veri numeri degli eventi avversi

20/03/2022 - Colpite duramente nel portafoglio, le società di assicurazione che si occupano di polizze vita e polizze mediche stanno tirando fuori scomode verità sull’eccesso di morti non legate al Covid e sugli effetti collaterali delle vaccinazioni Covid. Gli assicuratori calcolano che 2,5-3 milioni di tedeschi abbiano avuto bisogno del medico dopo la vaccinazione. Si tratta del 4-4,8% dei
62,6 milioni di tedeschi vaccinati.

Il numero contrasta drammaticamente con le rassicurazioni ufficiali delle autorità sanitarie occidentali. Contrasta ancora di più con i proclami dei televirologi italiani. Prende a pugni la politica sanitaria del Governo Draghi, che rincorre ciascun italiano con tre o quattro siringhe.

E’ stata l’autorevole testata Die Welt a scoperchiare il vaso di Pandora. L’articolo originale è in tedesco e riservato agli abbonati. Però la notizia è talmente grossa che è sta facendo il giro del mondo. In italiano non si trova molto: è meglio leggerla in inglese.

La società di assicurazione BKK ProVita, la più importante in Germania – scrive Die Welt – ha analizzato le spese relative a 10,6 milioni di assicurati. Ha scoperto che 217.000 di loro, dopo la vaccinazione Covid, hanno lamentato effetti avversi tali da richiedere cure mediche. Proiettando il numero sull’intera popolazione tedesca, ha stimato come probabili 2,5-3 milioni di effetti avversi tali da richiedere cure mediche. Però gli effetti avversi segnalati e riportati nell’equivalente tedesco del nostro rapporto AIFA sono stati solo 244.576. La sproporzione è evidente.

Così BKK ProVita ha preso carta e penna e ha mandato una lettera, disponibile solo in tedesco, al Paul-Ehrlich Institute, l’agenzia governativa che si occupa di farmaci e vaccini. Dice: i dati in nostro possesso ci fanno pensare che gli effetti collaterali della vaccinazione Covid siano ampiamente sottostimati.

Ma non solo in Germania. Anche negli Stati Uniti gli assicuratori si preoccupano. Lo scrive il Wall Street Journal. Stavolta si tratta di polizze vita. Nel 2021 hanno dovuto liquidare premi per un altissimo numero di morti non dovute al Covid. Secondo gli assicuratori, si tratta comunque di morti legate alla pandemia. Ad esempio, gente che ha tardato a farsi curare. Oppure che ha abusato di sostanze varie in seguito ai lockdown.

Peraltro, non è la prima volta che gli assicuratori statunitensi segnalano il problema. Inoltre un eccesso di morti non legate a Covid – si tratta infatti di giovani – si verifica anche in Europa. In Italia, dall’inizi0 dell’epidemia la mortalità è superiore a quella attesa. Lo è praticamente senza interruzione: anche quando non sono in corso ondate di Covid. Però i dati italiani sono ancora privi di dettaglio statistico.

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