Il luppolo si trova una molecola in grado di ''affamare'' le cellule tumorali. Una scoperta tutta italiana.
Nella birra potrebbe nascondersi un’arma per la lotta contro i tumori. A rivelarlo è una ricerca pubblicata dall’Università di Pisa. Secondo i ricercatori, infatti, nella celebre bevanda sarebbe contenuta una molecola che ”affamerebbe” il cancro limitandone la diffusione. Gli esperti si sono concentrati proprietà anti-angiogeniche di un fitocomposto chiamato Xantumolo (XN). Si tratta di un flavonoide presente nel luppolo e, quindi, nella birra che ha notevoli benefici per il corpo. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista internazionale ”European Journal of Medicinal Chemistry” mostrano come due derivati dello Xantumolo svolgano un’efficace azione anti-angiogenica, al pari di alcuni farmaci comunemente usati per la lotta al tumore.Ma cosa si intende, di preciso, con il termine ”azione anti-angiogenica”? Si tratta di un processo attraverso il quale si blocca la crescita dei vasi sanguigni vicino alle cellule tumorali impedendo al cancro di alimentarsi. Insomma un passo fondamentale per la lotta ai tumori, ma non l’ultimo. Il prossimo obbiettivo degli esperti è di modificare la struttura della molecola di xantumolo per potenziarne le proprietà anti-angiogeniche sviluppando, in questo modo, una potente arma contro i tumori, partendo dal luppolo.
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