Lotta alla pandemia: indagato mezzo governo Conte

21/04/2022 - Come rivela il quotidiano “La Verità”, mezzo Governo Conte è finito sotto la lente d’ingrandimento della Procura di Roma per varie ipotesi di reato

Mezzo Governo Conte bis è finito sotto la lente d’ingrandimento della Procura di Roma. E’ la notizia lanciata nella giornata odierna dal quotidiano “La Verità”, che rivela l’iscrizione nel registro degli indagati da parte degli inquirenti – in data 28 marzo – dei ministri Speranza, Di Maio, Lamorgese, Guerini, Gualtieri, Bonafede, De Micheli, Azzolina e Costa. I fatti sono legati alla gestione della pandemia in Italia, tra lockdown e non solo. Infatti, come si legge nel quotidiano, “le ipotesi di reato vanno dall’usurpazione di potere politico all’abuso di ufficio aggravato, dal sequestro di persona al procurato allarme, dalla violenza privata alla pubblicazione o diffusione di notizie false, esagerate o tendenziose, atte a turbare l’ordine pubblico”.

La denuncia, da cui è partita l’inchiesta del 28 marzo, nasce da una prima denuncia presentata il 12 marzo da un gruppo di professionisti, tra i quali si possono annoverare soprattutto medici e avvocati, rivoltisi alla Procura di Catania con un faldone di documenti atti a dimostrare la tipologia di reati. La denuncia, poi, dalla Sicilia è finita a Roma. Nello specifico “I denuncianti chiesero che venissero avviate 33 indagini e che fosse accertata l’effettiva sussistenza dei plurimi profili di falsità, arbitrarietà nell’esercizio da parte del governo del potere politico attribuito per legge al Parlamento, di strumentalizzazione di notizie scientificamente e/o sanitariamente e/o epidemiologicamente false, ovvero manipolazione in malafede di notizie scientificamente vere al fine di imporre all’opinione pubblica (e quindi anche agli eletti in Parlamento […] con conseguente lesione del diritto di elettorato passivo rilevante […] un racconto pandemico falso e volto alla coartazione dei diritti costituzionali e politici dei cittadini”. Non solo ministri, però, bensì anche Walter Ricciardi, il consigliere del ministro Speranza ancora ossessionato dai lockdown. Colui che, come documentato ieri su queste pagine, solo tre mesi fa invitava l’Italia a fare come la Cina.


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