08/06/2022 - Nell’immagine è evidenziata apparentemente una semplice e comune
lampadina. Ma questa lampadina ha una particolarità che la rende
praticamente “immortale”: è stata sviluppata con una tecnologia (per il
momento non nota) che, al contrario delle normali
lampadine, non è
sottoposta al fenomeno dell’obsolescenza programmata”. Cosa significa
questo termine? Solitamente tutto ciò che troviamo in commercio ha una
scadenza propria, una fine “programmata” che permette alle industrie di
immettere sul mercato mondiale prodotti tecnologicamente sempre più
avanzati e di livello superiore, a scapito di quelli già presenti.
Questo avviene nell’economia industriale, soprattutto per prodotti di
origine elettrica (come appunto le lampadine) o elettronica. In pratica
le industrie produttrici utilizzano appositamente materiali di qualità
inferiore o componenti facilmente deteriorabili che accorciano la vita
del prodotto rendendolo obsoleto o inutilizzabile dopo un certo periodo
di tempo, spesso in prossimità dell’uscita sul mercato di prodotti
simili ma tecnologicamente più aggiornati.
Tutto questo, ovviamente, serve esclusivamente ad aumentare i fatturati commerciali.
Ora però questa torbida tattica industriale sta per essere messa a rischio dall’invenzione di un giovane impiegato, Benito Muros,
che lavora presso l’OEP Electrics come responsabile di un programma
appositamente ideato per combattere l’obsolescenza pianificata. In
pratica l’uomo ha ideato un tipo di lampadina che arriva a risparmiare
dal 70% al 95% dell’energia normalmente utilizzata da una normale
lampadina. Ciò vuol dire che sei voi utilizzaste una di queste lampadine
per la vostra camera da letto essa sopravvivrebbe anche alla vostra
dipartita, continuando a funzionare nel tempo. In più (e non è cosa da
poco) essa possiede anche la caratteristica di non scottare al tatto e
di non bruciarsi se sottoposta a ripetute accensioni. Un’intervista a
BenitoM uros:
Vi siete mai chiesti perché certi giocattoli si rompono subito? Perché è così faticoso trovare pezzi di ricambio per un elettrodomestico? Perché il computer che avete in casa dopo pochi mesi è già diventato un pezzo da museo? La risposta è più semplice di quanto, forse, immaginate e si racchiude in appena due parole
: obsolescenza programmata. Significa che vi sono prodotti che vengono progettati e costruiti per durare poco, rompersi in fretta ed essere così continuamente sostituiti. Il ragionamento è impietoso ma chiaro: sembra che il sistemo economico-monetario che regola la nostra società stia in piedi solo se si continua a “consumare” senza sosta e per avere la certezza che ciò avvenga occorre creare il “bisogno”, la “necessità”. Quindi, cosa c’è di più efficace del mettere a disposizione dei consumatori oggetti pensati e realizzati per durare poco, in modo che vengano costantemente ricomprati? Un video che tratta l’argomento:
Fonti: www.vice.com/es/read/benito-muros-quiere-cambiar-el-mundo-ha-comenzado-por-las-bombillas
www.eleconomista.es/hpymes/noticias/4290506/10/12/Me-persiguen-por-crear-una-bombilla-que-no-se-funde.html?utm_source=crosslink&utm_medium=twitter
Per completezza d’informazione, vi informiamo che esiste anche un’intervista a tale Leon, un presunto ex socio di Muros che cerca di denigrare l’invenzione in questione spiegando che la lampadina ideata da Muros non sarebbe “infinita” ma facilmente riparabile a basso costo. Inoltre si allude a spostamenti finanziari non poco chiari da parte dell’ideatore del progetto. Non sappiamo se queste dichiarazioni corrispondano al vero ma la cosa curiosa è che questa seconda intervista è stata fatta dallo stesso sito web che ha intervistato Muros circa un mese prima. Ecco il link: www.vice.com/es/read/entrevista-ferran-leon-benito-muros
Ad ogni modo esiste un sito ufficiale del prodotto disponibile al seguente indirizzo: www.oepelectrics.es
fonte: globochannel.com
Nessun commento:
Posta un commento