Viviamo in un mondo dove essere lenti è sinonimo di debolezza, di anormalità, di perdita di tempo. E così ci ritroviamo a correre per non perdere il nostro posto nel mondo, per essere riconosciuti socialmente normali e per non perdere alcun secondo del nostro tempo.
La lentezza è una nemica da vincere. I bambini non hanno il lusso nè di nascere nè di apprendere con calma, i fanciulli non hanno la possibilità di annoiarsi e di risolvere la loro noia nella creatività, gli adulti sono sempre di fretta. Nel lavoro, nelle relazioni, mentre mangiano, mentre pensano.
Fermarsi, ce lo hanno sempre detto, è perdere. Chissà che cosa poi!
Vorrei invece spezzare una lancia in favore della lentezza e invitare tutti a vivere più lentamente. La calma è una condizione necessaria all’uomo: lo protegge dallo stress, lo aiuta ad assaporare e a gustarsi la vita, allena la concentrazione e la riflessione, lo fa diventare saggio e sereno. Solo la lentezza può fare tutto questo.
La fretta, al contrario, uccide la concentrazione, fa regnare lo stress, ci fa ammalare, non ci permette di vivere bene. E il più delle volte è una fretta non motivata e quindi inutile e addirittura nociva. Ma allora perchè corriamo tanto?
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L’unica situazione dove la corsa è giustificata è l’emergenza. In situazioni di pericolo dobbiamo correre, è una risposta istintiva che ci protegge dal pericolo imminente. Ma ai giorni nostri abbiamo confuso la quotidianità con l’emergenza e tutto ciò è davvero pericoloso per la salute e la serenità nostra e altrui.
Ormai corriamo per tutto e la beffa è che non ce ne rendiamo nemmeno conto. Abbiamo fretta di fare, di dire, di giudicare, di programmare e non rimane più lo spazio per vivere.
“Chi va piano va sano e va lontano” è un proverbio che dobbiamo tenerci bene a mente e che è applicabile in ogni sfera della vita, a qualsiasi età, riguardo ad ogni situazione.
Solo la lentezza infatti, può rendere più saldo un apprendimento, farci prendere una decisione ponderata, farci gustare una risata, permetterci di vivere ogni attimo della nostra vita come lo vive un bambino: gustandolo senza pensare al futuro o al presente.
Facciamo entrare la lentezza nelle nostre vite. Rendiamo le nostre giornate più lente, rilassanti, rigeneranti. La calma però non deve essere confusa con la noia! Vivere lentamente non vuol dire annoiarsi ma immergersi completamente in ciò che amiamo senza stimoli eccessivi, senza disturbi inutili, senza le altre mille cose che “dobbiamo” fare.
Facciamo una selezione di impegni, concentriamoci su ciò che ci fa stare bene, fermiamoci anche fisicamente più volte al giorno per sentire che siamo vivi e per renderci consapevoli di chi siamo e di cosa stiamo facendo. Esistono tanti modi costruttivi per costringerci amorevolmente alla lentezza: eccone 10!
1) Colorare un mandala
Abbiamo già parlato dei 9 benefici del mandala. E’ un’attività piacevole e rilassante che ci aiuta a vivere con più calma. L’obiettivo infatti non è terminare di colorare il mandala ma apprezzare l’atto stesso del colorare. E’ un invito a vivere il viaggio e a non essere sempre tesi verso la destinazione. Ogni mandala è composto in modo diverso l’uno dall’altro ma ciò che li contraddistingue tutti è la lentezza dell’esecuzione se lo si vuole fare bene. Ogni piccolo cerchio, ogni minuscolo triangolino, ogni spazio armonico e simmetrico ci conducono ad amare la lentezza.
2) Meditare
La meditazione è benefica sotto tanti punti di vista. Ci aiuta a focalizzarci sul presente, a fermarci fisicamente e mentalmente, a rigenerarci in questa pausa di vita. Se non siete esperti in quest’attività vi consigliamo 2 tecniche di meditazione per assaporare il presente e se la cosa vi è piaciuta o vi affascina vi consigliamo di cercare qualche corso di meditazione nella zona in cui abitate o dei libri sul tema.
3) Fare yoga
Lo yoga è strettamente correlato alla meditazione ma in più mette in campo anche il corpo. Come abbiamo già parlato in un nostro precedente articolo sullo yoga, questa danza immobile permette alla lentezza di essere la regina di ogni singolo movimento. Ogni posizione, ogni allungamento e ogni rotazione deve essere compiuta in modo lento, quasi sacro. Solo in questo modo è possibile trarne il massimo beneficio e diventare consapevoli del nostro corpo e della nostra mente.
4) Fare esercizi sulla respirazione
La respirazione è lo specchio del nostro vivere. Se respiriamo di fretta ed in modo prevalentemente toracico stiamo di sicuro sbagliando qualcosa. Dobbiamo riappropriarci del modo giusto di respirare perchè il ritmo che scandisce ogni attimo della nostra vita deve essere armonico, sano e funzionale al nostro benessere. Provate a fare l’esercizio della respirazione diaframmatica.
5) Ascoltate musica senza fare altro
La musica piace a tutti ma spesso la ascoltiamo facendo le pulizie o mentre lavoriamo o addirittura durante una corsa. Sbagliamo a considerare la musica semplicemente il sottofondo della nostra vita. Deve recuperare il giusto posto che merita. Dobbiamo prestarle massima attenzione altrimenti rischiamo di perdere i suoi benefici e di apprezzarla solo superficialmente. Prendetevi pochi attimi al giorno per ascoltare la vostra musica preferita (sarebbe meglio avere la possibilità di ascoltarla il più possibile dal vivo!) e immergetevi in essa, nei suoni, nelle parole, nelle emozioni che vi suscita. La musicoterapiaè nata proprio perchè la musica ci fa stare bene!
6) Osservare i vostri cari mentre stanno facendo qualche attività
Siamo diventati sempre meno osservatori e stiamo perdendo questa importantissima attitudine innata. I bambini sono degli osservatori incredibili: da tanto che sono immersi in quest’attività rimangono letteralmente a bocca aperta. Noi adulti invece siamo convinti che se osserviamo qualcuno in attività senza fare altro è da nullafacenti, è un’attività che ci fa sentire in colpa o che consideriamo inutile. In realtà osservare il nostro bimbo mentre gioca o la nostra compagna mentre cucina o nostro fratello mentre legge è una delle attività più rilassanti e significative che l’uomo possa fare. Riusciamo a rilassarci nella concentrazione altrui, dedichiamo un’attenzione formidabile all’altro pur non dicendo nulla, assaporiamo la sua presenza in modo profondo. Provate a leggere l’articolo sul bambino concentrato per rendervi conto dello spettacolo a cui possiamo assistere ogni giorno e che invece spesso purtroppo ci perdiamo.
7) Liberare le menti e ascoltare chi parla
Parliamo con tante persone durante la nostra giornata ma con quante siamo completamente aperte all’ascolto? Poche, pochissime. Capita che il nostro vicino ci parli e invece di dargli tutta la nostra attenzione stiamo pensando all’appuntamento che abbiamo di lì a poco. L’esercizio che invece dobbiamo obbligarci a compiere sempre è quello di metterci in uno stato di empatia con chi abbiamo di fronte e rispondere al suo dialogo in modo presente e costruttivo.
8) Curare un orto
Avere un orto è un gesto rivoluzionario ed è anche terapeutico, si parla appunto di ortoterapia. Quando maneggiamo la terra, siamo in contatto con la luce solare, curiamo per tanto tempo prima i semi, poi le piantine ed infine le verdure ed i frutti siamo in una condizione di concentrazione meravigliosa. L’allenamento alla lentezza con un orto è formidabile: non possiamo mettere fretta ai semi di crescere, possiamo solo ammirare giorno per giorno ogni piccolo cambiamento e la verdura che alla fine assaporiamo avrà un sapore davvero speciale.
9) Coltivare un hobby
Fare qualcosa che piace è già di per sè terapeutico e allena la concentrazione. Spesso lo consideriamo un’attività che porta via tempo alla nostra quotidianità e releghiamo il nostro hobby in un angolino, dandogli poca importanza. Anche il nostro hobby invece dovrebbe riprendersi il posto che si merita. Fare ciò che ci piace ci aiuta a stare meglio, ci rilassa, ci rigenera, mette in moto la sana creatività. Cerchiamo di coltivarlo il più possibile facendo pulizia del tempo che abbiamo: spesso infatti diciamo di non aver tempo per tante cose ma forse è perchè utilizziamo il nostro tempo in modo sbagliato.
10) Liberare le emozioni
Questo è forse il più importante dei modi di vivere la lentezza. Se liberiamo le emozioni, anche le più insensate, superficiali ai nostri occhi, le più piccole il nostro mondo interiore si libera e ha lo spazio per rigenerarsi ed arricchirsi. Non dobbiamo correre il rischio di accumulare emozioni per la paura di riversarle all’esterno o per il poco tempo di viverle. Lentamente assaporiamo la tristezza, la rabbia, la felicità. Parliamo con chi ci sta vicino di questo nostro mondo interiore, elaboriamolo insieme, non teniamo dentro di noi inutilmente e in modo egoistico, può diventare un modo pericoloso di vivere!
Partecipate al Festival della Lentezza, dal 17 al 19 Giugno a Colorno (PR), per maggiori info visitate il sito internet www.lentezza.org
Buona vita lenta ad ognuno di voi!
Elena Bernabè
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