Anzi, ci sono persone che magari non hanno ancora approfondito gli aspetti etici – e quindi altruistici – per compiere questa scelta, ma decidono di passare a un’alimentazione totalmente vegetale soltanto per risolvere alcuni problemi di salute, oppure per prevenire problemi futuri.
Quali problemi, in particolare? Quelli creati dalle malattie “croniche” o “degenerative”, cioè le malattie più diffuse, invalidanti e mortali che colpiscono i Paesi ricchi. Esse sono l’aterosclerosi, il sovrappeso-obesità, il diabete mellito, l’ipertensione arteriosa, il cancro, l’osteoporosi.
Queste malattie sono in rapporto con lo stile di vita “occidentale” e sono il risultato di abitudini di vita sbagliate, in primis l’alimentazione (anche se vanno messi in conto anche la sedentarietà e l’abuso di sostanze voluttuarie come fumo, alcol, caffè).
La posizione dell’American Dietetic Association
L’American Dietetic Association (oggi “Academy of Nutrition and Dietetics”), una delle più importanti associazioni di nutrizionisti del mondo, ha pubblicato nel 2009, riconfermando la sua posizione del 2003 e quella del 1996, un documento che riporta la sua “posizione ufficiale sulle diete vegetariane”, basato su centinaia (per la precisione, 256) di articoli della letteratura scientifica degli ultimi anni.
Si tratta di un lungo dossier, la cui dichiarazione iniziale recita: “E’ posizione dell’American Dietetic Association che le diete vegetariane correttamente pianificate, comprese le diete totalmente vegetariane o vegane, siano salutari, adeguate dal punto di vista nutrizionale, e possano conferire benefici per la salute nella prevenzione e nel trattamento di alcune patologie. Le diete vegetariane ben pianificate sono appropriate per individui in tutti gli stadi del ciclo vitale, ivi inclusi gravidanza, allattamento, prima e seconda infanzia e adolescenza, e anche per gli atleti”.
Quindi, non solo l’alimentazione vegetariana (intesa in senso lato, anche come vegana) è adeguata, cioè contiene tutti i nutrienti necessari, ma è anche vantaggiosa, proprio per prevenire e curare le malattie degenerative sopra citate.
L’aterosclerosi
L’aterosclerosi è la maggior causa di morte nei paesi industrializzati e spesso si manifesta in persone giovani e apparentemente sane, che non avevano mai avuto prima alcun segnale di malattia.
Essa colpisce le arterie, che portano l’ossigeno indispensabile per il funzionamento degli organi vitali (cuore, cervello, rene, muscoli): la formazione nel tempo della placca aterosclerotica è responsabile di infarto cardiaco, ictus cerebrale e di arteriopatia ostruttiva degli arti inferiori.
L’aterosclerosi è la malattia che viene maggiormente influenzata, nel bene e nel male, dalla dieta. Nel male, perché una dieta ricca di grassi pesa molto sul manifestarsi di questa malattia, mentre il diabete mellito, il sovrappeso-obesità e l’ipertensione peggiorano ulteriormente la situazione.
Nel bene, perché con una dieta appropriata è possibile non solo prevenire la malattia, ma anche ottenere l’arresto e la regressione della placca aterosclerotica. E’ perciò certamente d’aiuto un’alimentazione come quella vegana, a base di cibi vegetali consumati il più possibile come integrali.
Il sovrappeso – obesità
SovrappesoChi è in sovrappeso, rischia di vivere dai 10 ai 20 anni di vita in meno, una vita che sarà probabilmente costellata dalle altre gravi malattie di cui si parla in questa pagina e dalle invalidanti malattie da “sovraccarico” dell’apparato locomotore. L’obesità è stata definita la seconda causa di “morte evitabile”, dopo il fumo.
Per tenere sotto controllo il peso bisogna fare attenzione a quel che si introduce e a quel che si consuma, e bisogna imparare a saziarsi senza assumere più calorie del necessario. E questo è facilmente realizzabile scegliendo cibi vegetali naturali, che racchiudono poche calorie in grandi volumi, ed evitando, inoltre, la sedentarietà.
Il diabete mellito
Il diabete mellito è una malattia caratterizzata dall’incapacità dell’organismo a controllare il metabolismo degli zuccheri, per mancanza (nel diabete tipo 1, il 5% dei casi di diabete) o ridotta azione (nel diabete tipo 2, il 95% dei casi di diabete) dell’ormone deputato a questa azione, l’insulina.
La dieta adatta a prevenire il diabete di tipo 2, quello più diffuso, e che ne favorisce il miglior controllo metabolico, è una dieta in cui vi sia abbondanza di carboidrati complessi e fibre e che contenga limitate quantità di grassi, calorie e zuccheri.
Una dieta equilibrata basata esclusivamente su cibi vegetali, associata al controllo della sedentarietà, sono i due più importanti fattori per la prevenzione e il trattamento di questa grave malattia.
L’ipertensione
Si parla di “ipertensione” quando i valori di pressione arteriosa, che normalmente devono restare al di sotto di 120 per la pressione massima (o sistolica) e 80 per la pressione minima (o diastolica), superano rispettivamente i valori di 140 e di 90.
L’ipertensione è una malattia molto diffusa, che in Italia colpisce un adulto su tre, aumentando il rischio di complicanze vascolari: insufficienza cardiaca, ictus cerebrale, infarto cardiaco. Inoltre l’ipertensione, come il diabete, danneggia anche i piccoli vasi del rene e dell’occhio, provocando insufficienza renale e problemi visivi.
Una dieta a base di cibi vegetali è risultata in grado di mantenere nei limiti della norma i valori di pressione arteriosa e di abbassare fino a normalizzarne i valori negli ipertesi. Questo effetto, indipendente dal basso contenuto di sale, sembra riferibile agli elevati contenuti di potassio della dieta e ai suoi effetti sulla riduzione del peso corporeo e della viscosità del sangue.
Il cancro
Il cancro è una malattia molto spesso inesorabile, che provoca mutilazioni conseguenti agli interventi di asportazione chirurgica degli organi colpiti, dolore fisico, invalidità e morte, uccidendo una persona su quattro.
In media, ben un terzo di tutti i tumori sarebbero provocati da quello che mangiamo: eccesso di grassi e di proteine animali e carenza di sostanze protettive (sostanze fitochimiche, fibre, ecc.) contenute nelle piante.
Le Linee Guida per la prevenzione dei tumori raccomandano, perciò, di consumare molti cibi vegetali. I vegetariani risulterebbero quindi più protetti nei confronti dei più frequenti tipi di cancro (il che non significa che possano esserne immuni, ma che hanno un rischio minore di insorgenza di questa malattia).
L’effetto protettivo dei cibi vegetali sembra legato ad un’assunzione abbondante e variata di tutti i gruppi vegetali, consumati il più possibile al naturale, cioè non privati del loro contenuto di sostanze protettive, e assunti sia cotti che crudi, perché alcune sostanze protettive vengono inattivate dalla cottura, mentre altre vengono attivate dalla cottura stessa.
L’osteoporosi
L’osteoporosi, la malattia delle ossa fragili, rende l’osso estremamente vulnerabile ai traumi, anche minimi, che possono facilmente provocare fratture vertebrali, del polso e del collo del femore. Ogni anno milioni di persone si fratturano e, tra chi riporta una frattura del femore, le percentuali di morte e invalidità permanente sono elevate.
Ormai è sempre più evidente dalle più recenti ricerche scientifiche, che non esiste un legame tra assunzione di calcio e prevenzione delle fratture ossee, quindi le raccomandazioni in questo senso sono da rivedere. Inoltre, diverse ricerche epidemiologiche mostrano che l’osteoporosi e le fratture ossee sono più comuni tra le popolazioni che consumano molti latticini e altri alimenti animali rispetto alle popolazioni tendenzialmente vegetariane.
Il Regno Vegetale è in grado comunque di fornire adeguate quantità di calcio facilmente assimilabile; inoltre i cibi vegetali ricchi di calcio sono anche ricchi di vitamina K, fitoestrogeni e potassio, tutti composti che sono in grado di influenzare positivamente la salute dell’osso.
Il pesce è un cibo salutare?
Chi mangia pesce per ragioni “di salute” dovrebbe pensarci due volte: i pesci possono accumulare sostanze tossiche in una concentrazione 9 milioni di volte maggiore di quella che si trova nell’acqua in cui vivono, e le carni di alcuni animali marini, come gamberi e capesante, contengono più colesterolo della carne di manzo.
Ai pesci d’allevamento vengono mescolati al mangime grandi quantità di antibiotici, proprio come succede negli allevamenti di animali terrestri, e questi farmaci vengono poi ingeriti dall’uomo. L’abuso di antibiotici è pericoloso perché è all’origine del fenomeno della resistenza dei batteri a un numero sempre maggiore di antibiotici, cosa che preoccupa molto gli scienziati di tutto il mondo. Viene infatti in questo modo favorito lo sviluppo di batteri, che, “allenati” da questa continua esposizione agli antibiotici, si adattano, diventando resistenti a questi farmaci, che su di essi non hanno più effetto.
I risultati di uno studio dell’aprile 2001 commissionato dal Parlamento Europeo, dimostrano che il mar Baltico è particolarmente inquinato, in quanto in esso si riversano le scorie di varie industrie. Sul mar Mediterraneo non si hanno dati specifici, anche se si sa, per esempio, che la laguna di Venezia è particolarmente ricca di metalli pesanti e diossina. Il 60% del pesce consumato in Italia, inoltre, proviene dall’estero, soprattutto da paesi extraeuropei, in cui non viene rispettata alcuna regola e non vi è alcun controllo sul pescato.
L’alimentazione vegan in gravidanza e infanzia
Una dieta sana a base vegetale è la soluzione ideale per queste fasi importanti della vita. Donne incinte, donne che allattano, neonati, bambini, tutti traggono vantaggio da un’alimentazione vegana. Si tratta infatti di situazioni in cui bisogna stare particolarmente attenti ai pericoli di una dieta sbagliata, e quindi è ancora più importante evitare grassi, farmaci, antibiotici, ormoni, pesticidi e altre sostanze tossiche che si accumulano nella carne, nei latticini e nelle uova.
Leggiamo nella Posizione Ufficiale dell’”American Dietetic Association”, sopra citata: “Le diete vegane, lacto-vegetariane e lacto-ovo-vegetariane ben bilanciate, sono adeguate a tutti gli stadi del ciclo vitale, inclusi gravidanza ed allattamento. Le diete vegane, lacto-vegetariane e lacto-ovo-vegetariane adeguatamente pianificate soddisfano i fabbisogni nutrizionali dei bambini nella prima e seconda infanzia e degli adolescenti, e promuovono una crescita normale. Le diete vegetariane nell’infanzia e nell’adolescenza, possono poi essere d’ausilio nello stabilire sani schemi alimentari, validi per tutta la durata della vita, e possono offrire alcuni importanti vantaggi nutrizionali”.
Fonte: vegfacile
Rivisto da www.fisicaquantistica.it
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