I Motivi per cui le persone intelligenti hanno pochi amici

L’attività sociale per le persone intellettivamente superiori non è basilare nella vita, bensì una forzatura. Questo tipo di persone sentono meno il bisogno di comunicare.

Da alcuni studi scientifici elaborati da psicologi evoluzionisti inglesi e cinesi, che hanno esaminato un campione di 15000 persone risulta che:

  • le persone che vivono nei posti più densamente popolati si sentono, di regola, meno felici.
  • la maggioranza delle persone, per sentirsi felice necessità di continui scambi con gli amici e con coloro che la pensano come loro.
  • le persone con intelletto superiore rappresentano delle eccezioni alle regole.
  • più alto è l’IQ (quoziente intellettivo), meno la persona ha bisogno di comunicare.

Il cervello di una persona con capacità intellettuali maggiori è, di fatto, diverso: l’attività sociale per le persone intellettivamente superiori non è la base della vita, ma una forzatura. La maggioranza dei geni sono semplicemente dei solitari; e per questo sono in pochi a capirli e ad accettarli. Mentre per loro questo non è un problema, poiché meno devono comunicare e più felici si sentono.

Un medico che sta lavorando ad una ricerca o uno scrittore che sta scrivendo un’opera importante, non ha bisogno degli altri, perché questo potrebbe distrarli dall’obbiettivo principale, e quindi, influenzare negativamente la sensazione di felicità e di armonia interiore.

Perché la gente ha bisogno di socializzare?
Il fatto è che il modo di vivere dei nostri antenati (cacciatori della savana) ci influenza ancora adesso. Secondo la “teoria della felicità della savana”, un uomo preistorico, per sopravvivere, doveva sentirsi appartenente al gruppo. E anche se adesso viviamo nell’era tecnologica e la quantità degli umani intono a noi è impressionante, la maggioranza continua a mantenere le qualità acquisite dal cervello nel corso dell’evoluzione: il corpo si trova in una megalopoli con diverse migliaia di abitanti per km quadro, ma il cervello è come se continuasse a vivere in una savana semi-deserta.

Gli intellettuali, a differenza dalle persone dall’intelligenza media, hanno potuto superare la discrepanza tra la memoria del passato e il presente. Non hanno problemi di adattamento, perché, forse, la natura ha affidato a loro la risoluzione dei nuovi problemi evolutivi. Ecco perché queste persone possono vivere seguendo le proprie leggi, muovendosi da soli, senza paura, verso l’obiettivo.

https://sapereeconoscenza.altervista.org/perche-le-persone-intelligenti-amici/

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