La tua lingua dice se sei in salute. Ecco come capirlo

 
La lingua è un ottimo indicatore del nostro stato di salute: il suo colore e la sua superficie rivelano informazioni importanti per capire se c’è
qualcosa che non va o se stiamo bene. Da sempre in tutte le scuole di medicina dell’antichità fino ai ‘medici di una volta’, l’analisi della lingua faceva a pieno titolo parte della diagnosi. In questo articolo spiegherò come ‘leggere la lingua’ in modo semplice e chiaro.

Normalmente viene considerata solo come un muscolo necessario per poter parlare, con una funzione meccanica per la masticazione del cibo o come organo dove sono localizzate le papille gustative per la percezione dei gusti.

Raramente pensiamo che possa fare da indicatore su alcuni aspetti della nostra salute, un campanello di allarme quando cambia aspetto che ci informa che qualche cosa nel nostro organismo non funziona bene.


LA LINGUA NELLA MEDICINA TRADIZIONALE CINESE

Naboru Muramoto nel suo bestseller, Il Medico di Se Stesso, afferma: “La lingua rivela la forza e la condizione del cuore e anche il funzionamento dello stomaco. Dovrebbe essere di colore rosa e avere la superficie ruvida con piccoli peduncoli.


Quando è segnata da una profonda screpolatura, o è liscia, lucente e rossa, indica problemi cardiaci;
Le macchie, le afte e il colore bianco sulla lingua suggeriscono che ci sono disturbi allo stomaco;
La lingua che trema quando viene tirata fuori o quando non si riesce ad estrarla, evidenzia un problema al sistema nervoso o al cervello;
Quando la radice della lingua è scura, nera, è probabile che ci sia la presenza di un cancro.”

ANALISI IN DETTAGLIO

Sono parecchie le manifestazioni che possono apparire sulla lingua, vediamole da vicino.

Lingua bianca e patinosa: cattiva digestione, intestino pigro o di una malattia febbrile delle vie respiratorie;


Lingua secca, rossa con puntini bianchi: infezione da Candida Albicans, sistema immunitario debole;
  
Lingua secca: disidratazione, problemi renali, diabete;

Lingua pallida: stato di anemia;

Lingua con la faccia inferiore gialla: congestione del fegato;

Lingua che brucia: stato di depressione psichica;

Lingua verde/gialla disturbi di fegato, cistifellea o milza;

Lingua con afte (lesioni biancastre tondeggianti circondate da un alone rossastro): anemia perniciosa, carenza di ferro o di acido folico, celiachia;

Lingua gonfia: allergia, probabilmente ad un cibo o ad un farmaco;

Lingua nera:affezione benigna, piuttosto frequente dovuta all’uso prolungato di antisettici locali o antibiotici a largo spettro che alterano la flora batterica orale, oppure psicofarmaci che rallentano il flusso salivare;

Lingua plicata: anomalia congenita, caratterizzata dall’accentuazione dei solchi normalmente presenti sulla superficie tanto da causare fessure profonde in cui possono accumularsi detriti alimentari, batterici o fungini che portano a infiammazioni croniche.

Insomma prevenire è meglio che curare e se la lingua non è rosea, umida, rugosa al centro e liscia ai bordi, il corpo ci sta comunicando un disagio su cui è bene intervenire prima che si cronicizzi e il disturbo cominci a farsi sentire. Per millenni l’analisi della lingua è stato centrale nella diagnosi, mentre oggi con l’avanzare di strumenti tecnologici e la perdita del contatto medico-paziente, è stato perso. Dobbiamo ritornare ad essere medici di noi stessi ovvero saper ascoltare e comprendere i bisogni di questo tempio chiamato corpo.

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