In medicina il destino esiste e si chiama genetica: per certi versi il nostro futuro è determinato dalla storia della nostra famiglia, in particolare per quanto riguarda le malattie che si presentano frequentemente tra i familiari. Fortunatamente al giorno d’oggi la genetica non ha l’ultima parola, perché esistono strategie preventive che permettono di evitare, ritardare o comunque moderare le malattie.
Anche l’Alzheimer cade tra le patologie ereditarie per le quali esistono dei fattori di rischio che possono essere controllati per ritardare o evitare del tutto la malattia e le altre forme di demenza.
Depressione, apatia, difficoltà a ricordare nomi, eventi o conversazioni recenti: questi soni i campanelli d’allarme a cui badare.
I fattori di rischio che possono essere tenuti sotto controllo sono:
alimentazione sregolata e carenza di vitamine
anomalie nel funzionamento della tiroide
colesterolo alto, pressione arteriosa elevata, diabete non compensato
fumo
sedentarietà
alcol
lesioni o colpi alla testa graviPreso atto di questi fattori di rischio è ragionevole apportare dei cambiamenti al proprio stile di vita, a maggior ragione se esiste un fattore ereditario.
9 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer
Assumere vitamina D: sono numerosi gli studi che associano bassi livelli di vitamina D all’Alzheimer. Il corpo produce vitamina D a seguito dell’esposizione al sole, per questo è raccomandabile trascorrere almeno 15 minuti al giorno al sole. Altrimenti la si può assumere attraverso l’alimentazione (pesce, burro, uova) o gli integratori.
Allenare il cervello: tenere il cervello in esercizio ritarda il processo di invecchiamento che porta alla demenza e allo sviluppo del morbo di Alzheimer. Uno studio dimostra che le persone bilingue hanno meno possibilità di avere malattie legate alla senilità, così come quelle che eseguono regolarmente cruciverba o qualsiasi altra attività che coinvolga l’intelletto.
Fare attività fisica: l’attività cardiovascolare migliora lo stato di salute del cervello e riduce il rischio di sviluppare malattie legate alla demenza. È anche un ottimo modo per tenere sotto controllo la pressione alta, il colesterolo e il diabete. Sono sufficienti 30 minuti di movimento moderato per restare in forma.
Moderare l’assunzione alcol: alcuni effetti dell’alcol sul cervello sono molto simili a quelli provocati dal morbo di Alzheimer. Dopo debiti approfondimenti, numerosi studi hanno confermato la correlazione tra i due aspetti. Eliminare o ridurre la quantità di bevande alcoliche aiuta a migliorare il generale stato di salute oltre che prevenire l’Alzheimer.
Proteggere la testa da lesioni: alcuni casi di Alzheimer sono seguiti a gravi lesioni alla testa che causato amnesia per più di 30 minuti. Il 50% di questi traumi sono stati causati da incidenti automobilistici ma non sono gli unici eventi in cui possono accadere: è bene proteggersi il capo con il casco durante gli sport in cui è possibile cadere (bicicletta, arrampicata sportiva, pattinaggio…).
Coltivare i rapporti: condurre una vita solitaria aumenta la possibilità di sviluppare forme di demenza tra cui Alzheimer. Lo dice uno studio olandese che dimostra come l’isolamento sociale e la mancanza di contatti esterni accelerino la degenerazione del cervello.
Assumere vitamina B: questo gruppo di vitamine contribuisce a ridurre i livelli di omocisteina, una molecola che danneggia il sistema cardiovascolare. Si trova nei cereali integrali, nei molluschi, nei legumi, nelle noci e nei funghi.
Smettere di fumare: il fumo intacca numerosi ambiti del corpo umano e contribuisce allo sviluppo di malattie di demenza. Ciò che è allarmante è il fatto che è sufficiente respirare aria contaminata ed essere un fumatore passivo per essere interessati alle conseguenze per la salute. Smettere di fumare è sempre positivo, anche se il vizio dura da molti anni.
Badare ai numeri: mai come in fatto di salute i numeri sono importanti. Conoscere i livelli standard di glicemia, pressione e colesterolo è fondamentale per sapere come curarsi e cosa cambiare della propria vita. Tenere a bada questi numeri vi aiuterà a ritardare o eliminare malattie legate alla demenza, tra cui l’Alzheimer.
via Curioctopus
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