Olanda - Ecco i primi ecovillaggi autosufficienti che generano energia e riciclano rifiuti

Alla periferia di Amsterdam sarà possibile incontrare il primo villaggio autosufficiente al 100%: produrrà il proprio cibo, genererà la propria energia e riciclerà i propri rifiuti. Così la città olandese trasformerà un vecchio borgo in un villaggio sostenibile che si chiamerà Re Gen e che occuperà 15.500 m2. 



Questo sobborgo trasformato in villaggio ecologico avrà una superficie totale di 15.500 m2, distribuiti tra case costruite secondo lo standard Passivhaus, un centro agricolo, un centro per la gestione dei rifiuti, impianti di energia pulita, zone per l’intrattenimento e vie di trasporto.


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Gli appartamenti avranno una parte verandata dove realizzare un orto o dove avere un giardino. E nelle aree centrali ci saranno le zone comuni, le serre e e le fattorie verticali, in grado di generare più cibo rispetto a quelle tradizionali grazie a metodi innovativi.

Il villaggio produrrà la propria energia elettrica grazie a una combinazione di energie pulite, come l’energia geotermica, solare, eolica e la biomassa. Una rete intelligente distribuirà l’energia in modo efficiente, utilizzando le auto elettriche come sistema di accumulo di energia per i picchi di domanda.

Inoltre, ci sarà un sistema di stoccaggio di acqua che raccoglierà l’acqua piovana e le acque grigie per irrigare giardini stagionali. 

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27 commenti:

Unknown ha detto...

Quando si può visitare da gennaio 2017?

lukyluky ha detto...

mi fa piacere vedere queste realizzazioni e mi conferma che il mio ECOHOUSESYSTEM ( vedi ecohousesystem.it) è molto più avanti e solo che siamo in Italia e queste realizzazioni NON te le fanno fare. le fanno fare solo a pseudo archistar che assiemano stupidate architettoniche. speriamo nel futuro. saluti luciano

Unknown ha detto...

Io potessi realizzerei subito una simile comunità. Potremmo parlarne

diana ha detto...

Sono un bioarchitetto e mi occupo di queste tematiche da circa 20 anni. Magari si riuscisse a creare un eco- villaggio simile anche in Italia! Perché non creiamo un gruppo di lavoro e ci proviamo? Potete contattarmi sul sito wix: Studio dt Arch&Art.Saluti Arch. Diana Tomasich

Edoardo ha detto...

Diana -- vedi per favore www.watly.co -- Stiamo cercando architetti con talento e visione.

Jardiland Lugah ha detto...

dispongo di un'area che sarebbe perfetta per un progetto come questo, ma chi lo finanzia?

cp52 ha detto...

Comincerei anche domani mattina. Esistono, che voi sappiate, possibilità di finanziamento EU?

Unknown ha detto...

Ci sono molte persone che con idee innovative possono contribuire a nuovi progetti green .Dobbiamo creare una piattaforma per renderle reali

vivouniversale ha detto...

Sarebbe molto interessante.

mariuccio ha detto...

Wow se avete bisogno di un sito web vetrina per presentare il progetto fate un fischio.

Laura ha detto...

Ciao Jardiland, dove?
Se fosse autofinanziato? Con cantieri partecipativi ad esempio...Laura

Unknown ha detto...

Sarebbe un sogno! E se avete bisogno di una storyteller per descrivere progetto e lavori io ci sono

kia ha detto...

Salve a tutti,
mi chiamo Chiara Cordopatri. Io e il mio team abbiamo recentemente vinto il Solar Decathlon China 2018 con il progetto LONG PLAN. Siamo un team di architetti ed ingegneri che prederebbe volentieri parte a progetti di questo genere. La nostra casa solare e’ stata costruita e testata a Dezhou, in Cina. Abbiamo previsto anche strategie a livello di quartiere per lo stoccaggio dell’energia tramite auto elettrica oltre che sistemi di recupero delle acque ed agricoltura urbana.

Max ha detto...

Non e' una realizzazione ma un progetto e c'e' una marcata differenza.L'area e' di un ettaro e mezzo e parlare di villaggio mi sembra eccessivo.Mettere le casette dentro delle serre e' un buon sistema per il rendimento energetico ma non mi sembra "innovativo".Il semplice fatto di avere la possibilita' di realizzare un orticello dentro una casa in serra non giustifica il dire che si puo' produrre cibo in modo autosufficiente.Il solare e l'eolico abbinato ad un sistema di controllo intelligente per la gestione e la distribuzione dell'energia sono una scelta ovvia ma molto costosa.L'uso delle batterie delle auto elettriche e' "ambiguo",cosa si intende?Usare le stesse batteri delle auto elettriche o usare le batterie di queste auto quando non sono in uso?In ogni caso anche questa sarebbe una scelta molto costosa e accorcerebbe notevolmente il ciclo vitale delle batterie nel secondo caso.Si salvano in corner dicendo di voler fare uso di biomasse,quindi sistemi tradizionali con carburante bio e questa e' la cosa piu'sensata che ho sentito dire insieme ai sistemi passivi per ottimizzare il rendimento enegetico.Un progetto...bene e riparliamo dopo averlo realizzato e testato per un paio di anni ok?Non lasciatevi affascinare solo dall'idea e dalla estetica,non a caso si sono subito mossi gli architetti...questo e' un qualcosa di dinamico che richiederebbe una seria ingegnerizzazione.Quindi a chi cerca architetti suggerisco anche di cercare ingegneri e ovviamente un affettuoso in bocca al lupo ai pionieri...

Anonimo ha detto...

magari...anche io!!!

Unknown ha detto...

3282628330
Chiamami progetto Riprendiamoci tutto

Anonimo ha detto...

io ho lo stesso progetto in scala inferiore , ma ci sto lavorando .. un ecovillaggio capace di autogestirsi , sinergico , permacoltura e hippo terapia per ragazzi con problemi di autismo ... almeno ci sto provando

Unknown ha detto...

In quale località lo stai realizzando, se non sono indiscreta?

Anonimo ha detto...

Ma chi vuole abitare in soluzione del genere a chi deve rivolgere.Non sono un architetto o ingegnere ma una persona che vuole migliorare il proprio futuro.Vorrei CONTATTARE qualcuno.Grazie.Antonella D'Amico.Da Salerno.

Anonimo ha detto...

Contattatemi .Antonella D'Amico...mail:antodam@live.it.Grazie.

bdzfvg ha detto...

Gent.mo Edoardo, sono architetto e urbanista appassionato ecologista. Il problema non è costruire n villaggetto (3-4 casette?) ma quello di intervenire sulla città esistente, altrimenti siamo a livello solo di "demo" facendo credere che il modello possa applicarsi dovunque ed in grande scala : lungi dal propagandare anche idee come il "bosco verticale" di Boeri : è quello che per fantozzi era il film "la corazzata Kotiomkin" . Bisogna partire dal livello urbanistico . cordialmente delzottogiuseppe@gmail.com

mytoy ha detto...

se vi servono bici elettriche noi siamo disponibili a fornirle anche a noleggio a condizioni molto interessanti www.bad-bike.it contattatemi Giuseppe 3273148501

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Unknown ha detto...

Ragazzi ci sono anche io se volete sono ligure ma credo nel progetto
facciamo un gruppo facebook?

Anonimo ha detto...

Salve

Mi chiamo Marianna e cerco partner per un progetto che prevede la realizzazione di ecostrutture in una zona sottoposta a riserva, visto che l’urbanizzazione limitrofa è stata già avviata da tempo con la motivazione che erano presenti gli scheletri…

Sono proprietaria dei terreni, si trovano in zona costiera tra canneti.

Non sono del settore mi occupo di comunicazione e sono stata per anni volontaria ambientalista perchè credo fermamente che l’attenzione all’ambiente sia l’unica via possibile

Se qualcuno vuole contattarmi per valutare possibili collaborazioni mi trova su Facebook con Nina Mamme Ragusa

Caterina Genta ha detto...

Salve Nina. Anche io da anni cerco partner per realizzare qualcosa del genere www.caterinagenta.it

Emanuela ha detto...

Buongiorno, il mio nome è Emanuela . Da tempo desideravo realizzare un villaggio ecologico autosufficente. Da molto tempo penso che la soluzione abitativa del futuro siano i cohousing e gli ecovillaggi organizzati. Ho bussato tante porte con il mio progetto in passato, ma probabilmente non era ancora maturo il tempo. Lo scorso autunno ho presentato il mio progetto ad un sindaco ed alcuni assessori di un paese che aveva una struttura abbandonata, in ottimo stato, arredata, con qualche lavoro da fare ma sostanzialmente in buone condizioni. . Mi è stata accordata la fiducia , il progetto ,è piaciuto molto e ora è in corso l'assegnazione per iniziare questa avventura, dopo aver prodotto tutta la documentazione necessaria. Ora sto riscontrando un inaspettato interesse da parte di molti che mi chiedono di poter farne parte. Questa struttura è limitata ,non enorme. Nel tempo sono venuta a conoscenza di aree abbandonate di vari enti, che sarebbero perfetti per realizzazioni di questo tipo. Oggi come mai prima d'ora è necessario realizzare comunità. Dobbiamo unirci per realizzare il mondo che abbiamo sognato e che abbiamo in mente, fatto di una vita autentica, di relazioni non tossiche, di produzione alimentare pulita con atteggiamento non violento verso la Terra,verso gli animali,verso noi stessi, non competitiva ma collaborativa. Se qualcuno volesse mettersi in contatto con me lascio i miei recapiti. Ho in mente di farmi assegnare aree e strutture abbandonate per realizzare villaggi autosufficenti. Principalmente servono tecnici e architetti, ma tutti assieme con il nostro sapere possiamo realizzare un sogno. La manodopera non sarà un costo perché tutti assieme ci adopereremo per aiutarci . Il modello di riferimento potrebbe essere Auroville o anche altri villaggi che sono nati grazie ad un sogno. Un vecchio saggio dice: " una scalata, anche di mille metri inizia sempre da un primo passo"...e allora facciamolo questo primo passo, ora è il momento. Grazie . Cell 3483889209 . em.bandieri@gmail.com

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